Cadi sette volte, rialzati otto

15,00 

Maria Centracchio, una ragazza che non si è mai arresa

di Antonino Morici

Volturnia Edizioni, 2021
Pagine: 164 – Rilegato
EAN: 9788831339544

29 disponibili (ordinabile)

Autore: Antonino Morici

Cadi sette volte, rialzati otto. Maria Centracchio, una ragazza che non si è mai arresa

Si può guarire dal Covid e dalla mononucleosi, si possono superare infortuni ai legamenti del ginocchio e alle costole, si può recuperare da un intervento chirurgico al gomito e alla fine di tutto riuscire a prendere parte all’evento sportivo più importante del mondo. Si può partire dalla palestra di famiglia in Molise, la <>, e arrivare in Giappone, la <> delle arti marziali, scalando uno ad uno i gradini del ranking internazionale fino a vincere una medaglia olimpica, sovvertendo ogni pronostico e dimostrando che tutto, con sacrificio e passione, è possibile.La storia di Maria Centracchio, bronzo nel judo a Tokyo nella categoria -63 kg, è un’incredibile corsa a ostacoli, iniziata a Rio de Janeiro nel 2016 e conclusa nell’estate del 2021, la più vincente nella storia dello sport italiano.

«Il Molise esiste e mena forte»

Grazie a questa frase pronunciata da Maria Centracchio il 27 luglio a Tokyo, anche la regione più giovane e meno conosciuta d’Italia diventa protagonista dell’indimenticabile estate sportiva del 2021. Il suo bronzo olimpico conquistato nel judo è il punto più alto di una carriera iniziata a Isernia e costruita con fatica e tenacia. Una storia piena di cadute e risalite, che dimostra come il sacrificio e il lavoro possano realizzare i sogni più grandi. Sembra una predestinata Maria: il padre ex atleta di livello internazionale e poi maestro; il fratello maggiore campione italiano, quello minore oro alle Olimpiadi giovanili. E invece una serie incredibile di infortuni, seguita dalla mononucleosi e infine dal Covid, trasforma la qualificazione ai Giochi giapponesi in una scalata apparentemente impossibile. Fino al prodigioso recupero, bagnato dalle lacrime sul tatami più prestigioso al mondo, celebrato dalla sua gente come il riscatto della «regione che non esiste».

Tokyo, 27 luglio 2021 – “Correre come Maria!”

[… ] Chi si è allenato almeno una volta al Centro Olimpico di Ostia negli ultimi cinque anni sa bene a cosa mi riferisco. È la frase che ci veniva ripetuta alla fine di ogni allenamento quando, esausti dopo ore di combattimenti, eravamo chiamati a un ulteriore sforzo fisico. Nessuno aveva mai le energie di farlo mentre Maria era lì, in silenzio, che correva dando l’esempio.
Esattamente come hai fatto tutta la vita. Esattamente come hai fatto oggi. Quanto ha corso quel cuore. Che lezione hai dato al mondo.
Avresti potuto scegliere qualsiasi altra cosa e saresti riuscita senza troppi sforzi. Il massimo dei voti a scuola e all’università, sempre bravissima a realizzare i tuoi progetti. E invece hai deciso di fare proprio quello che ti riusciva con più difficoltà. Ti sei innamorata di questo sport, hai iniziato a sognare e non hai mai smesso di crederci. «Senza talento», come dicevano molti, ma con tanto tanto cuore e carattere. Quel giorno d’estate hai fatto sognare tutti noi. La tua medaglia vale ancora di più per tutto quello che c’è dietro, hai dimostrato al mondo che il duro lavoro viene sempre ripagato. Che non è importante da dove vieni, non è importante chi sei, quanta tecnica tu abbia, ma se ci credi e lavori, niente è impossibile. Sei la prova vivente di questo e a me, con le lacrime che scendono, non resta che ringraziarti per avermi permesso di vivere questa favola al tuo fianco. [ … ]

Dalla prefazione di Odette Giuffrida

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